Settembre
Editoriale

Settembre

Sarei scontata se vi raccontassi di settembre come momento perfetto per ricominciare, rimettersi in gioco, affacciarsi a nuovi progetti, sogni e desideri. È ormai chiaro a tutti che settembre è diventato il nuovo capodanno, quello che ricomincia davvero da qualcosa, da noi stessi, con un sacco di buoni propositi, nuovi obiettivi, diete e traguardi. E sarei scontata anche se ve lo rendessi il mese della pesantezza e della noia da “back to business”.

Allora via tutto, bando alle ciance, vi racconto di quello che questo – e tutti gli altri settembre messi insieme – da sempre, portano con sé.  Di quello che sono per me. Per me settembre è sinonimo di SETTIMANA DELLA MODA. E ancora, uve buone e prestigiose dalle quali ricavare ottimi vini per ottimi momenti di pace, tiepidi pomeriggi di sole, primi maglioncini in cotone e ultimi pranzi al mare, sfilate, mostre ed eventi in città. Teatri aperti e terrazze chiuse, pronte per essere vissute un anno dopo. 

Per quanto riguarda le settimane della Moda che in tanti temevamo venissero cancellate, invece sia Milano che Parigi hanno confermato le loro date. Le sfilate di settembre ci saranno! Qualcuno sfilerà alla vecchia maniera, qualche altro manterrà la formula del live a porte chiuse, qualche altro non sfilerà proprio e Valentino, invece, tornerà col suo show in Italia.

Insomma, non le settimane della moda che tutti aspettavamo ma quanto meno la Moda, sempre quella con la M maiuscola, che non si arrende. E se per alcuni creativi il lockdown è stato un momento di forti tensioni, spaesamento e arresa, per tanti altri è stato invece periodo di nuovi sputi, riflessioni e input per fare meglio. Fare qualcosa di totalmente nuovo. La moda, specie quella Italiana, non si arrende mica così facilmente. 

E nemmeno noi. Nel nostro piccolo possiamo comunque darci un nuovo tono, un nuovo look, regalarci un nuovo capo – rigorosamente Made in Italy, così da sostenere anche tutte quelle realtà nazionali, belle e buone, che pure in tempo di crisi più totale non si sono date per vinte. 

Acquistare un nuovo capo, fosse anche solo uno da mixare a quelli che si hanno già nel proprio guardaroba, e darsi un nuovo taglio di capelli rappresenta sempre una buona soluzione a tutto. Queste, da sempre, sono per me le regole fondamentali per la ripartenza. 

Io, a settembre, ripara da me.

Settembre: i capi da acquistare

Partiamo dalle basi: 

– Un capotto caldo e avvolgente, di quelli che abbracciano e riscaldano come nessun uomo, per dirla alla Coco Chanel, saprebbe fare mai.

– Un maglione in cachemire, dalle grosse trecce e dai colori tenui. Chiarissimi. Bianco, crema, sale dell’Himalaya. 

– Un paio di calze pesanti da indossare con jeans e mocassino. Un po’ vecchia scuola, un po’ prima della classe ma per me tanto, tanto belle e intramontabili. Addirittura fascinose. Un pantalone in velluto. Possibilmente a completo con la sua giacca. Possibilmente nel modello palazzo.

– Un blazer in lana vecchia Inghilterra. Quadri grossi e tessuti caldi. Caldissimi. Doppi e spessi. Linee dritte e intramontabili. Un classico di sempre da non dimenticare su dolcevita e camicia. 

Settembre
Aramu Italy

– Un cappello in feltro, un Borsalino su tutti. Abbinato ad un cappotto lungo è il mio mai senza della stagione più fredda.

– Uno stivale alto e dal gambale largo. Quest’anno da abbinare rigorosamente a tagli e dimensioni altrettanto over per poi giocare con accessori mini. 

Questi i miei “mai senza” per il giorno in città. Che stiate andando in ufficio, a far la spesa o dal parrucchiere. Per la sera, poi, la musica cambia e si riempie di qualche paillettes, frangia o tacco min 10, ma questa è tutta un’altra storia. 

Settembre: i tagli di capelli da fare

Per me niente più parruchierismo vecchio stile, di quello dai capelli dritti e imbalsamati. Tirati a lucido e laccati. Le pieghe per la nuova stagione si fanno sempre più libere e mosse. Anche qui, niente boccoli in stile Elisa di Rivombrosa o Maria Antonietta di Francia, ma solo onde naturali

Onde naturali in qualsiasi lunghezza e frangia piena. 

Settembre

Io, a settembre, riparto da me. E tu? 

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