Aprile
Aprile. Avremo pure perso la cognizione del tempo, il gusto di una pizza in pizzeria e il piacere di vestirci ogni mattina senza mai sapere cosa metterci. Le parole e gli abbracci. Ma non abbiamo ancora perso la speranza, la voglia di fare e di sentirci ITALIANI. E abbiamo invece riconquistato le parole non dette, il tempo sottratto, le più piccole cure e attenzioni, il piacere della tavola condivisa e il profumo dei dolci fatti in casa. La leggerezza di un cielo azzurro fissato per ore, il “peso” di un libro letto per giorni e la comodità di quegli abiti “per stare in casa” che dura ormai da mesi. Tutto il resto tornerà. O forse no.
Chissà se torneremo davvero a mangiare fuori o preferiremo restare a casa, gustando quello che avremo preparato insieme. Chissà se torneremo a spendere e spandere o, magari, daremo più valore alle cose semplici ed essenziali. Chissà se torneremo ai tacchi, trucco e parrucco sin dalle prime luci dell’alba o sceglieremo uno stile più comodo e “silenzioso”. Chissà se vorremo ancora tornare al nostro vecchio lavoro, a tutto quello che ERA, alle corse e persino alle lotte contro lo stress. Chissà. Di sicuro quest’esperienza ci avrà cambiati. Tutti. Indistintamente. Nel bene o nel male. E mentre scrivo faccio ordine.
Di pensieri, parole e quel jeans comodo che magari metto domani. Ebbene sì, vestirsi, ogni mattina, è ancora un atto d’amore e attenzione verso noi stessi. Così come il cucinare. Perché avremo pure perso tanto, ma non abbiamo mai dimenticato quell’AMORE VERO che ci tiene in vita. Da rintracciare nelle piccole cose e che da solo basta per salvarci. Dalla noia. Dall’abitudine. Dallo smarrimento e pure da tutto quel caos silenzioso che regna fuori.
E mentre scrivo torno a me, a noi, a quello che posso consigliarvi di fare, preparare, indossare. Mi soffermo proprio su quest’ultimo punto. Look per stare in casa? Certo che sì.
Jeans elasticizzati e t-shirt bianca per le giornate più calde, pantaloni comodi e cardigan caldi e avvolgenti per lì dove è più freddo. Perché è di calore, in questo momento più che mai, che abbiamo bisogno. E se non abbiamo quello del sole allora puntiamo su quello dei tessuti, dei colori tenui e delle sfumature pastello. E abbiamo bisogno di calze ai piedi per sentirci davvero liberi, ma pur sempre al sicuro della casa. La tuta, poi, solo per quei giorni che riportano la dicitura a caratteri cubitali “ALLENAMENTO”. E via i pigiami. Da riporre nel cassetto insieme a tutti quei sogni non ancora perduti ma solo rimandati. Come solo rimandato è tutto questo tempo che scorre veloce ma non lascia indietro nessuno. Ci ha messo alla pari. Negli orari. Nelle abitudini. Nei desideri. Facendoci sentire, così, un po’ tutti più uniti.
2 Comments
FLORIANA
I tuoi progetti e atti d’amore sono come poesia per questi giorni a volte tristi.
È un piacere seguirti e farsi coinvolgere.
E da Pugliese,non posso che esserne felice!
Giorgia Capriglia
Grazie di cuore! Che piacere leggere questi commenti, anche a distanza di tempo.
Ne sono felice.